giovedì 29 marzo 2007

Sara è sola a Rovegliana Il pullman non passa e il sindaco non risponde

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Dal Giornale di Vicenza del 29/3/2007

Recoaro/1. Oggi il caso va in Provincia
Sara è sola a Rovegliana Il pullman non passa e il sindaco non risponde

di Marco Scorzato

Un carteggio senza frutti. Protagonisti il Consiglio d’istituto del Comprensivo di Recoaro ed il sindaco Franco Viero. La questione è quella di Sara, l’unica alunna iscritta in prima elementare a Rovegliana che non può usufruire del trasporto scolastico in quanto, da quest’anno, il Comune ha deciso di non fornire tale servizio ai nuovi iscritti non residenti nell’ambito della frazione.
Una vicenda che, fin dall’autunno scorso, ha visto il Consiglio d’istituto mobilitato per trovare una «soluzione al caso singolo». Finora, invano. L’ultima risposta scritta del sindaco al presidente del Consiglio d’istituto recita così: «La pubblicazione sul “Giornale di Vicenza” del 6 marzo di un articolo con foto della bambina mi esime putroppo dal compito di valutare il caso e di dare riscontro» alla richiesta.
Il dirigente scolastico Domenico Caruso, interpellato, preferisce «non rilasciare dichiarazioni».
Ricostruendo: la mobilitazione del Consiglio inizia in autunno con una lettera al sindaco che chiede un’eccezione alla disciplina del trasporto scolastico. Il 2 marzo la seconda e per ora ultima lettera che chiede di «valutare l’opportunità di autorizzare, in via eccezionale, l’uso del trasporto scolastico» anche all’alunna che «vive una quotidiana situazione di disagio e imbarazzo». Due giorni alla settimana è costretta ad un’uscita anticipata di alcuni minuti da scuola per prendere il pullman di linea; negli altri giorni è accompagnata a casa da insegnanti o genitori di altri alunni. Se in autunno il sindaco aveva risposto dicendo di non aver «nulla da aggiungere a quanto già a conoscenza del Consiglio», ora la replica è di altro tenore, ma la sostanza non muta.
Del caso si parlerà oggi in Consiglio provinciale, dove è in discussione l’interpellanza presentata da Piero Collareda e Armido Besco, della Margherit
a.

martedì 27 marzo 2007

A proposito di...Boulder

L'appuntamento è per martedì 3 aprile 2007 alle 19:30
nella sezione dei Democratici di Sinistra di Recoaro Terme (CGIL, di fianco all'ex distributore di benzina Esso)
per parlare della palestra di boulder, un modo per rilanciare lo sport di montagna nel paese che più sarebbe adatto.
ESSERCI PER RECOARO E PER IL FUTURO DEI SUOI GIOVANI!!!!!

I risultati del congresso

Ecco i risultati del congresso dei Democratici di Sinistra della sezione di Recoaro Terme.
Presenti 16 compagni su 52
Votanti:16
Mozione Fassino:14
Mozione Mussi:1
Mozione Angius-Zani:0
Schede bianche:1

L'appuntamento è per il congresso provinciale dei Democratici di Sinistra che si svolgerà a Vicenza e in seguito a Magrè dal 31 marzo al 1 aprile 2007. Per maggiori informazioni clicca qui.

martedì 20 marzo 2007

A proposito di...Recoaro Mille/5

L'appuntamento è per martedì 27 marzo 2007 alle 19:30

nella sezione dei Democratici di Sinistra di Recoaro Terme (CGIL, di fianco all'ex distributore di benzina Esso)
per parlare del futuro di Recoaro Mille, la stazione sciistica che sta a cuore a tutti noi.

Terme di Recoaro, rilancio fantasma. E la regione paga.

É possibile leggere l'articolo di Federico Nicoletti sul Corriere del Veneto del 10/3/2007 a questo indirizzo.

domenica 18 marzo 2007

I Ds di Recoaro a congresso!!

Il congresso dei Democratici di Sinistra della sezione di Recoaro Terme si svolgerà giovedì 22 marzo alle ore 20:00 all'Hotel Trettenero.

Di seguito le varie mozioni:




Mozione Fassino






Mozione Mussi





Mozione Angius-Zani


Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata al IV Congresso dei Democratici di Sinistra su DSOnline

mercoledì 14 marzo 2007

A proposito di...Recoaro Mille/4

L'appuntamento è per martedì 20 marzo 2007 alle 19:30
nella sezione dei Democratici di Sinistra di Recoaro Terme (CGIL, di fianco all'ex distributore di benzina Esso)
per parlare del futuro di Recoaro Mille, la stazione sciistica che sta a cuore a tutti noi.

giovedì 8 marzo 2007

A proposito di...Recoaro Mille/3




L'appuntamento è per martedì 13 marzo 2007 alle 19:00
nella sezione dei Democratici di Sinistra di Recoaro Terme (CGIL, di fianco all'ex distributore di benzina Esso)
per parlare del futuro di Recoaro Mille, la stazione sciistica che sta a cuore a tutti noi.

A proposito di...Recoaro Mille IL NOSTRO VOLANTINO

Ecco in anteprima il volantino dell'Ulivo e della Rosa nel Pugno recoaresi sulla questione di Recoaro Mille.
Leggilo cliccando QUI!

Per vederlo è necessario Acrobat Reader, che scarichi da QUI.

martedì 6 marzo 2007

Consiglio comunale 7/3/2007



Il giorno 07/03/2007, alle ore 20:00, si svolgerà, nella sala consiliare del municipio di Recoaro Terme, nel quale si parlerà di bilancio e di opere pubbliche. Partecipate numerosi!

Scuolabus, ma non per Sara

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Dal Giornale di Vicenza del 6/3/2007

Recoaro/1. L’incredibile discriminazione di cui è vittima un alunna a Rovegliana

Scuolabus, ma non per Sara
La piccola non può salire per «motivi di bilancio»

di Marco Scorzato

Davanti alla scuola di Rovegliana, lo scuolabus giallo è parcheggiato con la porta aperta e aspetta di inghiottire gli alunni per riportarli a casa. Tra schiamazzi, sorrisi e qualche spinta, i bambini salgono, salutano l’autista e si mettono a sedere. Tutti, tranne una. Si chiama Sara, ha sei anni, lunghi capelli biondi e lisci, carattere riservato, occhi vispi. Lei non può. Non ne ha diritto. Le diposizioni comunali dicono che non può usufruire del servizio di trasporto scolastico. Non può, sebbene il pulmino parta con parecchi posti liberi.
Dall’anno 2006-2007, il Comune ha deciso infatti, «per motivi di bilancio e sindacali», di non dare il servizio ai «nuovi iscritti che non risiedano nel comprensorio di Rovegliana». Sara vive con mamma e papà in centro e fa la prima elementare a Rovegliana, perché lì e solo lì c’è il tempo prolungato. È l’unica, quindi, che non può salire sul pulmino.
«Il pulmino ha sempre posti liberi», testimonia Nadia Parlato, insegnante a Rovegliana. Ma a Sara non resta che mandare un “ciao” ai compagni sul pulmino e virare verso l’auto della maestra che si è offerta di accompagnarla a casa due volte la settimana. Un altro pomeriggio la “tassista” volontaria è la mamma di un alunno. «Il mercoledì e il venerdì, invece - spiegano Antonio Lovato e la moglie Raffaella, genitori di Sara - le lezioni finiscono alle 12,30 e in quei casi Sara torna a casa con la corriera di linea Ftv. Ma quella passa alle 12,20 e quindi abbiamo dovuto chiedere al preside il permesso per l’uscita anticipata». La piccola sale quindi sul pullman di linea, dove spesso, oltre a lei e al conducente, c’è solo un’anziana diretta ai Parlati. «Noi, del resto - aggiungono i genitori - non possiamo andarla a prendere per via del lavoro». Antonio, 42 anni, e Raffaella, 34, sono impiegati e lavorano rispettivamente a Trissino e Valdagno. «Il tempo prolungato - spiega il papà - è una necessità estrema». Una necessità che spiega la rinuncia alle scuole del centro, che sorgono, ironia della sorte, a trenta metri da casa loro.
Ma come si è arrivati a questa situazione? Perché il servizio scuolabus non è “universale”? Tutto inizia nell’autunno 2005 quando il sindaco Franco Viero scrive al dirigente scolastico Domenico Caruso annunciando il taglio del servizio di trasporto per i nuovi iscritti a Rovegliana non residenti nell’ambito della frazione. «Il boom di iscrizioni del 2005 - aveva spiegato allora il primo cittadino - ci ha costretti ad organizzare un giro di pulmino in più, con una serie di conseguenze negative per l’organizzazione del lavoro degli autisti. D’altra parte, il patto di stabilità non ci consente di assumerne di nuovi. La nostra scelta, quindi, è volta ad eliminare, nel giro di qualche anno, quel giro in più». Questi gli argomenti che il sindaco ha esposto anche ai coniugi Lovato, l’estate scorsa.
Viste le avvisaglie i genitori potevano desistere prima? Tre famiglie l’hanno fatto: dopo la preiscrizione a Rovegliana, hanno dirottato i figli a Valdagno. «Ma noi avevamo avuto rassicurazioni dal preside che una soluzione si sarebbe trovata, visto che si tratta di una sola bambina - spiegano i genitori di Sara -. La scuola di Rovegliana peraltro è ambita per la sua ottima didattica, c’è un passaparola positivo». Il che spiega il boom di iscrizioni del 2005, quando si toccò il record di 22 iscritti.
«È paradossale che di fronte ad una maggior richiesta si tagli il servizio soffocando una scuola che funziona - afferma Massimo Poncina, presidente del Comitato genitori -. La storia di Sara è una discriminazione grave, un segnale negativo per la comunità».
Anche il Consiglio d’istituto si è attivato, chiedendo con lettera al sindaco di «valutare la possibilità di garantire il trasporto dell’unica bambina proveniente dal centro». Il Consiglio ha anche espresso «preoccupazione per il futuro della scuola di Rovegliana». Limitare il servizio di trasporto è un forte disincentivo alle iscrizioni. E quest’anno, senza Sara, la classe sarebbe stata di soli 5 alunni, uno in meno del numero minimo per attivarla.
Alla richiesta del Consiglio, tuttavia, il sindaco ha risposto picche. «Questa amministrazione - ha scritto Viero nell’autunno scorso - non ha nulla da aggiungere a quello di cui codesto Istituto è a conoscenza già da tempo». Interpellato, il primo cittadino ribadisce la volontà di «confermare la linea di principio fin qui adottata. Abbiamo scelto un criterio territoriale e lo portiamo avanti». E una deroga per il caso singolo non è possibile? «Ci abbiamo pensato, ma non sarebbe trasparente per i cittadini affrontare le situazioni caso per caso. Il problema è che se poi si presentano altri casi, che motivi ho per negare lo stesso trattamento?».
Il Consiglio d’istituto, nell’ultima riunione del 26 febbraio, ha comunque deciso di tenere duro, rinnovando la richiesta al sindaco affinché trovi una soluzione ad hoc. Anche perché - viste le preiscrizioni che contano 11 nuovi alunni tutti della zona di Rovegliana - il prossimo anno Sara risulterà ancora l’unica “appiedata”.
«Tutta questo mi sembra un’ingiustizia - conclude Antonio Lovato - e soprattutto un’assurdità e uno spreco: un pulmino che viaggia mezzo vuoto, che risparmio è?».